Le principali novità fiscali

La legge di stabilità (che deve ancora ottenere il via libera parlamentare) presenta numerose novità fiscali che di seguito cerchiamo di sintetizzare:
ELIMINAZIONE AUMENTI ACCISE E IVA – Vengono totalmente disattivate per il 2016 le clausole di salvaguardia previste dalle precedenti disposizioni legislative. Di conseguenza non ci saranno aumenti di Iva e Accise.
TASI-IMU – L’imposta sulla prima casa viene abolita (escluse quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9). La Tasi viene abolita anche per l’inquilino che detiene un immobile adibito ad abitazione principale.
IMU AGRICOLA – Vengono esentati dall’Imu tutti i terreni agricoli – montani, semi-montani o pianeggianti – utilizzati da coltivatori diretti, imprenditori agricoli professionali e società.
IMU IMBULLONATI – Gli imbullonati non saranno più conteggiati per il calcolo delle imposte immobiliari.
IRAP IN AGRICOLTURA E PESCA – Dal 2016 viene azzerata.
AMMORTAMENTI – La misura è volta a incentivare gli investimenti in beni strumentali nuovi (a partire dal 15 ottobre 2015 e fino al 31 dicembre 2016) attraverso il riconoscimento di una maggiorazione della deduzione ai fini della determinazione dell’Ires e dell’Irpef. La maggiorazione del costo fiscalmente riconosciuto è del 40% portando al 140% il valore della deduzione.
IRES – Si ridurrà del 3,5%, dall’attuale 27,5% al 24%, a partire dal 2017, con uno sgravio di 3,8 miliardi nel primo anno che arriverà a circa 4 miliardi dall’anno successivo. Si potrà anticipare di un anno l’entrata in vigore della riduzione dell’aliquota qualora le istituzioni europee accordino la ‘clausola migranti’.
ASSEGNAZIONE AGEVOLATA BENI AI SOCI – Gli immobili e i beni mobili iscritti in pubblici registri diversi da quelli utilizzati esclusivamente per l’esercizio dell’impresa commerciale, potranno essere assegnati ai soci con una tassazione agevolata e sostitutiva.
RIVALUTAZIONE BENI D’IMPRESA – Sono riaperti i termini per la rivalutazione dei beni d’impresa risultanti dal bilancio in corso alla data del 31 dicembre 2014.
PROFESSIONISTI E IMPRESE DI PICCOLE DIMENSIONI – Viene ampliato l’accesso al regime fiscale forfettario di vantaggio aumentando la soglia di ricavi per l’accesso a tale regime di 15.000 euro per i professionisti (portando così il limite a 30.000 euro) e di 10.000 euro per le altre categorie di imprese. Viene estesa la possibilità di accesso al regime forfettario ai lavoratori dipendenti e pensionati che hanno anche un’attività in proprio a condizione che il loro reddito da lavoro dipendente o da pensione non superi i 30.000 euro. Per le nuove start up viene previsto un regime di particolare favore con l’aliquota che scende dall’attuale 10% al 5% applicabile per 5 anni (anziché 3 anni). In attesa di una riforma strutturale sulla fiscalità delle società di persone, aumenta la franchigia di deduzione IRAP per questa tipologia di imprese da 10.500 a 13.000 euro.
CONTRIBUTI INPS GESTIONE SEPARATA – È bloccato l’aumento dell’aliquota contributiva dovuta alla Gestione separata dai lavoratori autonomi INPS per il 2016. L’aliquota è confermata nella misura del 27% (l’aliquota complessiva dovuta nel 2016 è pari al 27,72% in quanto va considerata l’aliquota aggiuntiva dello 0,72%). Resta confermato per l’anno 2017 l’aumento al 29%.
BONUS EDILIZIA – Viene aumentata dal 36% al 50% la detrazione sulle spese sostenute per le ristrutturazioni edilizie, confermando l’attuale livello di agevolazione. La detrazione viene mantenuta anche per l’acquisto dei mobili e di grandi elettrodomestici. Si conferma al 65% il cosiddetto ‘ecobonus’, la detrazione sulle spese per gli interventi di riqualificazione energetica degli immobili.
CANONE RAI – Si riduce dagli attuali 113,50 a 100 euro. Si pagherà attraverso la bolletta elettrica della casa di abitazione. Restano in vigore le attuali esenzioni.
CONTANTE – La soglia per i pagamenti in contanti sale da 1.000 a 3.000 euro.
SEMPLIFICAZIONI FISCALI – Si anticipa di un anno la semplificazione delle sanzioni amministrative in campo fiscale. Le imprese si vedranno subito rimborsare l’IVA per i crediti non riscossi, senza dover aspettare la fine delle procedure concorsuali. Si permette lo scioglimento delle società di comodo.
PENSIONATI – Aumenta la “no tax area”, ossia la soglia di reddito entro la quale i pensionati non versano l’Irpef. Per i soggetti sopra i 75 anni si passa dall’attuale soglia di 7.750 euro a 8.000. euro, sostanzialmente lo stesso livello previsto per i lavoratori dipendenti. Per i pensionati di età inferiore ai 75 anni la “no tax area” aumenta da 7.500 euro a 7.750 euro.

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