LA POSIZIONE DI RETE IMPRESE PRATO IN RELAZIONE AL CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO SUI TEMI DELL’AEROPORTO E DELLE INFRASTRUTTURE
Comunicato Stampa
“L’economia locale sta pagando i macroscopici ritardi infrastrutturali.
Sì all’aeroporto nell’ambito di un progetto complessivo di area metropolitana”
PRATO (18.11.2015) – Rete Imprese Italia-Prato, attraverso il Presidente Mauro Lassi, interviene sui temi caldi che saranno, domani, all’ordine del giorno del Consiglio Comunale Straordinario.
“Prato ha bisogno di chiarirsi finalmente le idee sul suo sviluppo e di coalizzare risorse e fondi su progetti che puntano all’obiettivo del rilancio industriale oltre che alla valorizzazione del patrimonio storico, artistico, culturale e ambientale – dice Lassi – Ormai da anni ribadiamo con forza e a tutti i tavoli istituzionali che il compito dei Governi locali, e in particolar modo dell’Amministrazione comunale, è quello di costruire contesti per sostenere l’economia e lo sviluppo territoriale. Questo significa, in primis, operare politicamente per l’individuazione e la creazione di nuove opportunità di mercato che passano anche attraverso la progettazione e la realizzazione di grandi infrastrutture materiali e immateriali che tutta l’area vasta aspetta da troppo tempo.
Secondo noi, tutte le politiche di intervento dovrebbero avere un indirizzo che possa permettere a Prato di giocare un ruolo da protagonista nel sistema logistico toscano e italiano, nel quadro di un rilancio degli interventi sul potenziamento dei trasporti ed il collegamento delle infrastrutture, a cominciare dal prolungamento della tramvia fino alla nostra città, nonché di fornire un’offerta integrata di Centri di Eccellenza in campo tecnico-scientifico, congressuale, artistico e culturale.
In questa direzione, riteniamo che l’adeguamento dell’aeroporto di Peretola sia necessario e importante, fatto salvo l’impatto sulla salute dei cittadini, ma abbia un senso solo se inserito nella programmazione infrastrutturale di area metropolitana nel contesto toscano.
Eppure, ancora oggi, – prosegue Lassi – il nostro sistema economico paga lo scotto dei macroscopici ritardi infrastrutturali in materia di strade, autostrade, ferrovie, aeroporti, interporti, reti informatiche, impianti di smaltimento, impianti di depurazione.
Questo non è più accettabile da parte di un sistema politico e istituzionale che abbia davvero e cuore la ripresa del nostro distretto e che deve ancora dimostrare, operativamente, di voler e saper “fare” l’interesse delle imprese, dell’economia e dei cittadini e creare i presupposti del nuovo sviluppo sia in termini industriali sia in termini di servizi avanzati”.