BENEFICI
La gestione strutturata e informatizzata del ciclo amministrativo consente di ridurre i tempi ed errori nella gestione dei dati, evita la loro rilavorazione, aumentando la produttività, assicura la condivisione delle informazioni da parte di tutte le funzioni coinvolte e consente una più facile e veloce fruibilità del dato. Oltre, naturalmente, alla riduzione dei costi legati al trattamento dei documenti in cartaceo, come ad esempio le spese di spedizione. Ci sono poi vantaggi indiretti. quali l’attivazione di logiche collaborative sia fra direzioni aziendali, sia fra cliente e fornitore. Se poi anche i processi a valle del ciclo amministrativo – in particolare la gestione degli acquisti – sono digitalizzati, i benefici su tutta la “filiera” aumentano in maniera esponenziale. Si arriva a un efficientamento e ad una tracciabilità di tutto il processo sourceto- pay, con dati gestiti in modo strutturato, organizzato e digitalizzato
OBBLIGHI
Un adempimento che metterà a dura prova le aziende, soprattutto perché il nuovo obbligo scatterà immediatamente, senza alcun periodo di sperimentazione, che invece riteniamo fondamentale per andare a regime con questa normativa. Ecco perché anche in questo caso parliamo di un fisco lontano dalle imprese e di una burocrazia tutt’altro che semplificata, non solo da un punto di vista strettamente economico, ma anche per le modalità dei vari adempimenti”
Una procedura, burocraticamente parlando, molto complessa. E’ difficile gestire la pratica, al minimo errore non c’è possibilità di correggerlo ma occorre rifare tutto da capo. In questo modo i tempi si allungano esponenzialmente e se non ci sono importi considerevoli da fatturare c’è il rischio anche di rimetterci, considerando i costi di gestione.
“CONFESERCENTI PRATO è pronta sin d’ora a supportare le imprese in questo servizio – sottolinea il responsabile fiscale Valentina Nocentini – in particolare quelle più piccole e con un autonomia amministrativa limitata, aiutando anche le aziende in termini gestione grazie all’immediata disponibilità di dati, ma questi numeri spiegano perché sia giustificata la richiesta di un rinvio della scadenza fissata 1 gennaio 2019, con l’introduzione di un periodo di sperimentazione che permetta alle imprese di testare l’intero sistema”