L’intervento del presidente Mauro Lassi, su Prato – La Nazione del 27.11.2017
BENE ha fatto il nostro vescovo Franco Agostinelli a richiamare tutti noi e soprattutto chi ha responsabilità politiche e civili a fare di più e soprattutto a fare squadra per il futuro della nostra città. Sono stati anni duri per tutti noi. La crisi è stata lunga e difficile e a Prato ha coinciso con il progressivo depauperamento di quello che per decenni e decenni è stato il settore trainante dell’economia cittadina il comparto tessile. Ora che timidi segnali di ripresa si incominciano a intravedere occorre da questi ripartire, con rinnovato slancio, stabilendo delle priorità su le quali convergere le energie degli attori principali del nostro territorio. Occorre farlo però con un metodo che, forse, può apparire desueto, ma a che a mio parere è l’unico che in questa fase ci può aiutare; ed è il metodo della concertazione. Per me e per Confesercenti il discutere tutti assieme, cercare quello che ci unisce più che quello che ci divide, rimane l’unico metodo di lavoro che ci può permettere di far fare dei passi avanti alla nostra comunità. In questi ultimi anni da parte della politica si è perso questo stile di lavoro ed è stato un grave errore. Quali le cose più urgenti da cui tentare di ripartire e di dare nuovo slancio al nostro lavoro? Innanzitutto le infrastrutture, occorre modernizzare il nostro territorio ed occorre farlo in tempi ragionevoli. Poi risolvere alcuni temi che ancor oggi appaiono irrisolti. Il Creaf, lo stallo della Fondazione, il futuro di Gida, il rilancio delle nostre periferie, una percezione di insicurezza sempre più avvertita da imprese e cittadini, mi sembrano quelli più attuali. LE IMPRESE che Confesercenti rappresenta chiedono maggior attenzione alla cura del nostro territorio, un territorio meno disordinato, una burocrazia meno asfissiante, una maggior attenzione e maggior riguardo ai piccoli problemi che ogni impresa deve affrontare ogni giorno. Una decina di anni fa la città nelle sue componenti politiche, civili e religiose si riunì sotto lo slogan «Prato non deve chiudere». Bene: occorre che oggi, istituzioni, categorie economiche, partiti politici, personalità della cultura e della società civile si riuniscano di nuovo, in un percorso concertativo vero, venga individuata una parola d’ordine, certamente diversa dal passato, ma che unisca l’intera nostra comunità. Noi siamo disponibili, ma i contenuti debbono essere individuati e proposti a tutti noi solo e soltanto dalla politica. La politica pratese ha una responsabilità grande come quella di individuare temi e obbiettivi che sappiano unire le migliori energie della nostra città e che possano essere avvertiti dall’intera nostra comunità come temi ed obbiettivi non di parte ma di tutta Prato.
La Confesercenti dichiara sin da ora la propria disponibilità a partecipare a questo percorso.
Mauro Lassi Presidente Confesercenti Prato