Tutti i nuovi adempimenti sono concentrati solo sui titolari di partita IVA. E’ quanto dichiarato dal Presidente del CNDCEC, Massimo Miani, durante l’assemblea dei commercialisti dell’8 giugno 2017. Secondo il Presidente Miani, le nuove misure sono state quasi sempre introdotte all’ultimo minuto senza che vi sia stato un confronto preventivo con le categorie economiche tenute ai nuovi adempimenti: l’aggravio degli oneri si è addirittura quadruplicato. Inoltre, l’aumento esponenziale degli adempimenti vanifica il reale contenimento della pressione fiscale; tutti gli aumenti si concentrerebbero in capo a chi lavora in un contesto di elevata burocratizzazione del sistema.
La relazione del Presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori commercialisti ed Esperti contabili (CNDCEC) Massimo Miani, tenuta nel corso dell’assemblea generale dei Commercialisti dell’8 giugno 2017, ha evidenziato, in tutta la sua gravità, il problema dell’eccessivo grado di complicazione degli adempimenti.
In linea di principio l’operazione 730 è positiva, ma non altrettanto può dirsi con riferimento alla disposizione che prevede, in caso di errori ed omissioni, che l’imposta dovuta sia a carico degli intermediari. La previsione è non solo incostituzionale, ma anche inaccettabile.