RETE IMPRESE-TARI: Richiesta modifica del regolamento per l’applicazione della tassa comunale sui rifiuti – TaRi

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Al Sindaco
All’Assessore al Bilancio
All’Assessore all’Ambiente
del Comune di PRATO

A seguito dell’approvazione nel regolamento comunale per la gestione dei rifiuti urbani ed assimilati approvato dal Consiglio Comunale di Prato in data 19/05/2016 ed in conseguenza della scelta di deassimilazione dei rifiuti tessili contenuta in quel regolamento, le scriventi associazioni di Rete Imprese Prato ritengono necessaria la modifica del regolamento per l’applicazione della tassa comunale sui rifiuti (TaRi).

Rete Imprese Prato ha individuato i seguenti punti da approfondire:

  • E’ assolutamente necessario avere i dati e le simulazioni riguardanti la minore raccolta dovuta alla deassimilazione dei rifiuti tessili e del risparmio conseguente al mancato conferimento di tali rifiuti non più assimilati nel comune di Prato;
  • Occorre rivedere, di conseguenza, la ripartizione dei costi di smaltimento imputati alle utenze domestiche ed a quelle non domestiche;
  • In considerazione dei chiarimenti relativi alla definizione delle superfici non tassabili per i soggetti che producono rifiuti speciali occorre aumentare le percentuali di riduzione della superficie o agevolazioni ambientali (art. e allegato A regolamento Gestione TARI) per le attività che producono rifiuti speciali e/o recuperabili;
  • Considerato la gravita del fenomeno dell’evasione e dell’elusione della TaRi di tutte le tipologie di utenza (domestiche e non), è necessario capire come ASM ed il Comune di Prato intendano affrontare questo delicato argomento per evitare che i mancati pagamenti gravino sulla tariffa e, quindi, su tutte le utenze, domestiche e non, che pagano regolarmente;
  • E’ necessario conoscere le modalità di gestione del passaggio delle imprese tessili al nuovo regime di deassimilazione; in particolare le scriventi associazioni ritengono necessaria una procedura snella ed automatica di passaggio dal vecchio al nuovo regime senza aggravio di costi e di tempi per le imprese tessili. Parimenti è necessaria una profonda azione di snellimento della procedura di richiesta di riduzione della TaRi per tutte le utenze NON domestiche;
  • E’ imprescindibile definire, in maniera più chiara e rispettosa della normativa nazionale, quali sono i magazzini soggetti alla tassa rifiuti di cui all’articolo 7 comma 4 dell’attuale regolamento TaRi;
  • E’ opportuno, inoltre, che il Sindaco di Prato, nella sua qualità di Presidente della provincia di Prato, si faccia carico di coordinare la modifica del regolamento della TaRi da parte di tutti i comuni della provincia di Prato per avere modalità e criteri di applicazione uniformi (se non addirittura uguali) vista anche la presenza sul territorio di un unico gestore dei rifiuti urbani (al momento ASM Prato spa);
  • Attivare un tavolo di confronto di area metropolitana tra i comuni di Firenze, Prato, Pistoia ed Empoli per definire un regolamento di gestione dei rifiuti urbani ed assimilati omogenea e, conseguentemente, un regolamento di gestione della TaRi che elimini le attuali difformità anche interpretative fra comuni limitrofi.
  • E’ necessario rivedere l’attuale configurazione (allegato B dell’attuale regolamento TaRi) delle categorie merceologiche e prevedere la creazione di sottocategorie che tengano conto dell’effettiva produzione di rifiuti urbani e/o assimilati anziché della sola superficie dell’immobile e/o dell’area dove si svolge l’attività.
  • Alla luce della prossima deassimilazione, le scriventi associazioni chiedono l’eliminazione della categoria 21 bis (Pronto Moda) dal 1.1.2017.

Rete Imprese Prato rimane in attesa di un cortese cenno di riscontro e di un incontro in tempi brevi per discutere le proposte ed i chiarimenti sulla bozza del nuovo regolamento di gestione della TaRi.

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