Un 2013 disastroso per gli impianti di distribuzione carburanti.
L’erogato cala drasticamente e i contratti nazionali che ancora sono sul tavolo delle trattative. L’esito di tutto questo è che le imprese chiudono i battenti lasciando gli impianti, che per la prima volta nella storia di Prato rimangono vuoti e senza servizio.
Come sempre chi la fa da padrone in anni di crisi estenuante sono le compagnie petrolifere detentrici di un potere che detta regole non scritte solo a loro favorevoli. La politica, invece, litiga con se stessa e non riesce a dare quel contributo fondamentale per un riassestamento di un sistema che ne ha urgentemente bisogno. Insomma, è necessario un riequilibrio che riporti stabilità e soprattutto le aziende sugli impianti.
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