I finanziamenti garantiti a fine 2022 ammontano a 915.594.382 euro
la chiusura del bilancio porta un utile di 303.960 euro
L’assemblea annuale di Italia Comfidi, la società consortile promossa da Confesercenti che opera per favorire l’accesso al credito, ha permesso di illustrare attraverso i numeri il lavoro svolto nel 2022: per quanto concerne lo stock degli affidamenti in essere, il portafoglio di finanziamenti garantiti al 31 dicembre 2022 ammonta a 915.594.382 euro e le garanzie in essere a fine esercizio risultano essere circa 471.990.955 euro. Il Coefficiente di Solvibilità pari al 60,84%, con fondi propri che ammontano a circa 94.585.056 euro, per un risultato d’esercizio che ha evidenziato un utile di 303.960 euro.
Durante l’assemblea è stato anche reso noto il rinnovo del Consiglio di Amministrazione che ha visto confermate le cariche di Nico Gronchi, Presidente di Italia Comfidi ed Emilio Quattrocchi, Amministratore Delegato e dei consiglieri Vittorio Messina nominato Vicepresidente, Pierpaolo Arzarello, Barbara Belardini, Paolo Benanti, Tiziana Dicarlo, Michele Lacchin, Domenico Siclari, Giuseppe Andrea Tateo, Vincenzo Umbrella
“Nonostante i difficili anni che stiamo attraversando, con una pandemia il cui effetto sull’economia si fa ancora sentire e alla quale stanno facendo seguito le conseguenze della guerra in corso nel cuore dell’Europa, il bilancio 2022 di Italia Comfidi si chiude con un utile tale che conferma una solidità patrimoniale, finanziaria e del modello organizzativo e di business che, come sempre, resta orientato a raggiungere standard di efficienza operativa ed efficacia nel servizio reso alle imprese socie – ha affermato Nico Gronchi, Presidente di Italia Comfidi –. Gli standard raggiunti sono il frutto dell’impegno, della professionalità e del senso di responsabilità impiegati dal Consiglio di Amministrazione, dall’Amministratore Delegato, dai Direttori di funzione e da tutta la struttura: è grazie al lavoro di tutti, nessuno escluso, che continueremo a prefiggerci il raggiungimento di traguardi importanti, tenendo sempre come faro lo scopo mutualistico e di sostegno e servizio alle imprese che sentiamo essere la vera essenza di Italia Comfidi”.
“Da oltre 40 anni Italia Comfidi si occupa di agevolare l’accesso a credito e supportare la crescita delle piccole e medie imprese garantendo un’offerta unica, completa e tempestiva grazie alle convenzioni con i principali istituti di credito, impegnandoci a fornire servizi sempre più completi, con la volontà di rafforza il nostro ruolo di partner sia per aziende che per le banche – ha dichiarato Emilio Quattrocchi, Amministratore Delegato di Italia Comfidi -. Solidità, finanziamenti garantiti ed estensione sul territorio sono i tre elementi fondamentali che ci hanno portato oggi ad essere il primo Confidi in Italia, permettendoci di ampliare la nostra offerta con consulenza per il business (valutiamo la finanziabilità dell’azienda tramite un’analisi della fattibilità tecnica, finanziaria ed economica del progetto. Intermediamo il rapporto con la banca, monitorando i principali indici finanziari dell’azienda), credito diretto (liquidità in breve tempo per ampliare o avviare i progetti d’impresa con un finanziamento a medio o lungo termine), finanza agevolata (gestiamo numerosi incentivi rendendo la finanza agevolata un asset strategico per le imprese che vogliano crescere e innovarsi, con un servizio a 360 gradi: dalla prefattibilità alla rendicontazione)”. “Ma nuove sfide ci attendono, prima tra tutte la conclusione del processo di digitalizzazione e reingegnerizzazione ed automatizzazione dei processi di garanzia e dei servizi offerti” ha concluso Quattrocchi.
Obiettivi per il prossimo triennio
“Dopo un bilancio che consolida numeri e operatività, per Italia Comfidi è tempo di guardare al futuro – ha affermato il Presidente Nico Gronchi –con l’obiettivo di sostenere la crescita delle PMI attraverso azioni di consulenza, servizi e accompagnamento delle imprese, assumendo sempre più il ruolo di facilitatore nel dialogo con il sistema bancario, ruolo che anche Confesercenti riconosce come esiziale per mantenere in equilibrio il sistema delle MPMI del nostro Paese”.
Si parte del concludere il processo di digitalizzazione e reingegnerizzazione dei processi di garanzia e dei servizi offerti; rafforzare il rapporto con le PMI ricercando le migliori alternative finanziarie e allargando le proposte commerciali (fintech, banche, finanza agevolata, consulenza); incrementare la rete commerciale e rafforzare, potenziandolo, il comparto della consulenza e dell’agevolato, per rispondere sempre più prontamente alle opportunità del mercato; incrementare l’erogazione diretta del credito rivolta alle PMI italiane; revisionare ed efficientare il processo di concessione della garanzia, riducendo i tempi di delibera per rispondere più prontamente alle richieste dei soci e dei partner bancari.