Nuova ordinanza relativa ai test necessari per stabilire la positività al Covid19
In caso di positività del tampone antigenico rapido non si dovrà ricorrere alla successiva verifica col tampone molecolare
La Regione Toscana, in ottemperanza alle disposizioni del Governo, attraverso una specifica ordinanza firmata dal presidente della Giunta regionale, Eugenio Giani, precisa le nuove modalità di diagnosi dei casi positivi e dei contatti stretti, le metodiche di tracciamento ed i criteri di fine isolamento e fine quarantena.
Per quanto riguarda le modalità di diagnosi, a partire da oggi, mercoledì 29 dicembre, il test antigenico rapido positivo sarà sufficiente a definire il caso confermato di Covid-19 ed a porre il soggetto in isolamento senza la conferma del test molecolare. Il test antigenico rapido dovrà essere esteso ai contatti stretti ad alto rischio del soggetto positivo, che saranno posti immediatamente in quarantena. Considerata l’elevata diffusione della variante Omicron sui molecolari positivi, inoltre, è opportuno che tutti i tamponi molecolari con esito “rilevato” siano considerati come potenziali Omicron ed immediato tracciamento.
Per quanto riguarda le metodiche, le centrali di tracciamento dovranno prioritariamente seguire le seguenti indicazioni: tracciamento dei casi positivi non vaccinati; tracciamento dei casi positivi vaccinati; tracciamento dei contatti stretti limitatamente a quelli avvenuti nelle ultime 48 ore. Le farmacie, le associazioni di volontariato, i laboratori privati, i medici di base e medicina generale ed i pediatri di libera scelta sono chiamati ad inserire in tempo reale e correttamente i test antigenici rapidi con esito positivo nei sistemi informatici regionali, al fine di garantire la tempestiva presa in carico dei soggetti.
Infine, per quanto concerne i criteri di fine isolamento e fine quarantena, l’ordinanza emessa dal presidente Giani prevede quanto segue.
La conclusione dell’isolamento di un caso confermato di Covid-19, in ottemperanza a quanto stabilito dal Ministero della Salute, potrà essere effettuata anche attraverso test antigenici rapidi.
Per quanto riguarda la fine della quarantena, in relazione ai soggetti che hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, nel caso di contatti con casi di Covid-19 confermati, coloro che sono ad alto rischio, ovvero sottoposti a contatti stretti, devono rimanere 7 giorni in quarantena ed avere al termine di essa il test antigenico negativo oppure devono lasciar trascorrere 14 giorni di quarantena anche in assenza di test diagnostico, mentre i soggetti a basso rischio, per i quali non è necessaria la quarantena, devono mantenere le comuni precauzioni igienico-sanitarie come indossare la mascherina, tenere il distanziamento fisico, igienizzarsi frequentemente le mani e seguire le buone pratiche di igiene respiratoria.
Invece, per quanto riguarda i soggetti non vaccinati o che non hanno completato il ciclo da almeno 14 giorni, sempre nel caso di contatti con casi di Covid-19, sia i soggetti ad alto che quelli a basso rischio devono rimanere 10 giorni di quarantena ed avere esito negativo al test antigenico oppure lasciar trascorrere 14 giorni di quarantena anche in assenza di test diagnostico.
La raccomandazione, in ogni caso, è quella di far eseguire un test diagnostico a fine quarantena, anche antigenico rapido, a tutte le persone che vivono od entrano in contatto regolarmente con soggetti fragili od a rischio di complicanze.
L’ordinanza della Regione avrà validità, a partire da oggi, per tutta la durata del periodo di emergenza sanitaria.
ALLEGATO 1 – CASI POSITIVI E CONTATTI STRETTI
ALLEGATO 2 – METODICHE DI TRACCIAMENTO