COMUNICATO STAMPA
Plauso dell’associazione di via Pomeria all’iniziativa per rafforzare il tema della sicurezza
Ben venga il vigile di quartiere
Mauro Lassi, presidente Confesercenti Prato: “Un’attuazione che chiedevamo da tempo e che finalmente è arrivata per aiutare cittadini e commercianti”
“Uno dei temi più sentiti dai cittadini e dai commercianti a Prato è la sicurezza, per questo motivo salutiamo positivamente la notizia dei futuri vigili di quartiere”. Così Mauro Lassi, presidente Confesercenti Prato, sottolinea il favore che l’associazione di via Pomeria riserva per l’iniziativa appena annunciata dalle istituzioni locali. “Da tempo – continua Lassi – lo chiedevamo perché sappiamo bene quanto sia importante questa figura del poliziotto amico, chiamato a stare al fianco del cittadino e delle imprese per aiutarle, ascoltarle e risolvere i problemi di sicurezza insieme a loro. È un progetto interessante, che si rivelerà utile se saprà interfacciarsi con i cittadini e con i commercianti, ai quali si chiede di interagire con il vigile di quartiere segnalando problemi, situazioni di pericolo e quant’altro ritengano utile per la sicurezza dell’area”.
Di fatto per Confesercenti il vigile di quartiere risponde alle richieste di maggior sicurezza avanzate dai cittadini e dalle imprese sia nella dimensione della sicurezza reale che in quella, molto importante, di sicurezza percepita. “È questa l’idea di sicurezza integrata e partecipata – ribadisce Lassi – dove ognuno, proprio perché parte della comunità, partecipa alla sicurezza del suo territorio e nella quale il cittadino diviene interlocutore privilegiato. Il vigile di quartiere deve essere orientato alla soluzione dei problemi, deve rivolgere una particolare attenzione alla popolazione anziana ma anche alle imprese. È una figura che si deve occupare e preoccupare di comprendere le ragioni del disagio, deve sapersi avvicinare alle persone per raccogliere richieste e segnalazioni. Il nostro augurio è che il vigile di quartiere riesca ad instaurare un rapporto di amicizia con le persone: l’obiettivo deve essere quello di rassicurare e, al tempo stesso di conoscere meglio i problemi del territorio”.
Permangono comunque aspetti da migliorare: “Certamente – stigmatizza Lassi – 6 vigili di quartiere sono del tutto insufficienti. È tuttavia un primo passo ed è questa la strada su cui proseguire, magari con una ristrutturazione organizzativa del corpo di polizia municipale che preveda sempre più vigili su le strade e sempre meno vigili destinati a funzioni amministrative negli uffici del comando. Confesercenti Prato ha da mesi attivato il progetto Sicurezza Partecipata, con i gruppi di controllo di vicinato in alcune frazioni della città e con gli incontri su le truffe agli anziani. Su questo continueremo a lavorare e collaboreremo con i vigili di quartiere e per questo ringraziamo le amministrazioni locali per aver aderito a questa nostra ripetuta richiesta”.