Franchising Point : Uno sportello per nuove attività

Attivo a Prato il Franchising Point,
tutte le informazioni su come aprire un’attività in franchising

 Il presidente Mauro Lassi: “Settore in crescita anche se necessita ancora di regolamentazione”

Franchising Point Confesercenti Prato

È operativo da oggi, negli uffici di Confesercenti Prato, il Franchising Point, per fornire informazioni su come aprire un’attività nel settore franchising. Dalle consulenze su contratti di franchising ai business plan, fino al geomarketing e non solo. Si tratta di un supporto anche a tutte quelle aziende che intendono diventare franchisor, registrando il marchio e fornendo tutte le consulenze necessarie per ampliare la rete di franchising. Di fatto, Confesercenti opera nel settore attraverso la sua federazione di categoria FIF-Federfranchising, alla quale sono iscritti sia i i franchisor, ovvero i marchi, sia i franchisee, quindi le aziende che si affiliano ai marchi.

“Confesercenti Prato – sottolinea il presidente Mauro Lassi – attraverso il Franchising point e i marchi associati a Federfranchising, può pertanto rappresentare un valido punto di partenza per chi vuole investire in una nuova attività, illustrando i marchi che a livello nazionale ed internazionale operano nei più svariati settori del commercio”.

Ecco qualche dato. In Italia i marchi attivi nel settore franchising sfiorano le mille unità, 977 per la precisione. Mentre le attività a questi collegate sono oltre 50mila (51.600), con circa 200mila occupati (194.000) e un giro d’affari di 23,3 miliardi di euro, pari all’1,3% del Pil. In Toscana i marchi attivi nel settore sono 53 con 2.750 imprese connesse.

“Tuttavia – chiosa Lassi – il mondo del franchising è carente di dati più approfonditi a causa della mancanza di un codice identificativo delle attività. Infatti già alla fine degli anni ‘90 quando la nostra associazione iniziò a lavorare sul testo normativo che vide la luce il 24 maggio del 2004, avevamo sollecitato la creazione di un albo/registro delle aziende che operavano in franchising. Tale albo/registro sarebbe servito ad avere non solo l’elenco di chi veramente fa franchising in Italia ma anche la consistenza del settore, nel senso che ogni azienda avrebbe dovuto comunicare le aperture e le cessazioni dei punti vendita ogni anno. In realtà i dati in nostro possesso rispondono alla volontà delle aziende nel dare le informazioni richieste”.

Da parte sua Raffaele Madeo, presidente regionale FIF-Federfranchising ricorda che: “Le insegne sono in crescita rispetto gli ultimi due anni. In particolar modo, i marchi nel settore alimentare, perché finalmente l’Italia inizia a sviluppare questo settore in franchising come accade in altri paesi. Anzi, siamo soddisfatti perché all’estero sono tante le catene di ristorazione in franchising con marchi italiani, senza che ci siano italiani nella gestione e nella compagine societaria. Questo settore potrebbe svilupparsi ancor di più e arrivare all’esportazione di tanti marchi italiani all’estero”. Da segnalare anche la tendenza positiva delle insegne che operano in franchising nel settore dei servizi alle persone, come servizi agli anziani, palestre e centri estetici.

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