Adempimenti e scadenze fiscali giugno/luglio 2017, i consigli di Confesercenti

COMUNICATO STAMPA

Acconto IMU e TASI, prima di procedere al calcolo verificare se il Comune applica sconti particolari

Adempimenti e scadenze fiscali giugno/luglio 2017,
i consigli di Confesercenti

 Rivolversi ad un Caf abilitato per non incorrere in errori

 Mancano pochi giorni alla scadenza dell’acconto dell’IMU e della TASI per il 2017, i primi adempimenti sono previsti già per venerdì 16 giugno, ma per procedere al calcolo occorre avere le idee chiare se e per quali immobili è necessario versare. Se è vero infatti che si applicano le aliquote dell’anno scorso, non è detto che l’importo da versare sia lo stesso di un anno fa. È infatti necessario tener conto delle eventuali variazioni avvenute nel 2016 (come quelle relative alle destinazioni d’uso e ad eventuali contratti di locazione o comodato esistenti sugli immobili). Se il Comune applica particolari sconti, però dipende dalla delibera del Comune dove è situato l’immobile e quindi, visto che in Italia ci sono quasi 8mila Comuni, è meglio rivolgersi ad un Caf abilitato per non incorrere in errori.

Di fatto, l’agenda fiscale del 2017 si presenta ricca di novità, moltiplica gli adempimenti, sposta qualche data e cancella il modello Unico e mette in difficoltà, come al solito, i contribuenti.

Le dichiarazioni relative all’anno 2016 che si presenteranno nel 2017 si chiameranno semplicemente “Redditi”, con l’aggiunta delle varie sigle, quali PF per le «persone fisiche», SP per le «società di persone» e SC per le «società di capitali» ma nonostante i tanti annunci di semplificazione, niente di nuovo, purtroppo, anzi ci sono nuovi adempimenti e le scadenze ogni mese sono circa 80.

Questi oneri che le imprese e i cittadini devono sostenere per far fronte ai tanti adempimenti, sono diventate delle vere e proprie “tasse aggiuntive”.

Le cosiddette semplificazioni, alla prova dei fatti, si sono tradotte in ulteriori adempimenti, a partire dal nuovo regime di contabilità semplificata, con il criterio misto, di cassa e competenza. Con l’aggravante che, se il legislatore non si ravvede, consentendo il riporto delle perdite che al momento non è previsto, il nuovo regime costituirà un problema serio per molte imprese con rimanenze di merci di importo rilevante.

Da quest’anno, poi, lo spesometro annuale è stato sostituito dalla comunicazione trimestrale dei dati delle fatture emesse e ricevute, alla quale si aggiunge la comunicazione trimestrale dei dati delle liquidazioni periodiche Iva.

In un panorama di mille adempimenti i pagamenti dovrebbero, almeno quelli, essere facilitati, invece anche pagare non è affatto semplice, poiché tra le novità più rilevanti, spicca l’introduzione dell’obbligo di presentazione dell’F24 tramite Entratel o Fisconline per i titolari partita di IVA che intendono compensare crediti.

Difficile dunque pagare le imposte e difficile sapere anche quando pagarle: versamenti a saldo delle imposte sui redditi e dell’Irap per il 2016, nonché a titolo di prima rata di acconto per il 2017, sono stati “spostati” dal 16 al 30 giugno. I versamenti possono anche essere fatti entro il trentesimo giorno successivo, cioè entro il 30 luglio, maggiorando le somme dovute dello 0,40 per cento.

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