CONFESERCENTI SCRIVE AI PARLAMENTARI SUGLI ECCESSIVI COSTI DELLA MONETA ELETTRONICA

SI ai pagamenti tramite POS
ma i costi delle commissioni sono troppo alti
CONFESERCENTI SCRIVE AI PARLAMENTARI

Confesercenti Prato ha raccolto l’appello del presidente regionale di Confesercenti Toscana Nico Gronchi impegnato a frenare gli elevati costi delle transazioni elettroniche. In tutta la Toscana, Confesercenti ha presentato ai parlamentari la richiesta di un intervento del Governo che disciplini il costo dei pagamenti con carte di credito e bancomat. Un costo che risulta tra i più alti in Europa e che si ripercuote negativamente in tutte le attività. “Un problema generalizzato – spiega la presidente Mauro Lassi – che preoccupa l’intera categoria, anche se i benzinai, i tabaccai, le edicole e tutti coloro che vendono valori per lo Stato sono i più penalizzati”, ed è per queste ragioni che abbiamo scritto ai Parlamentari Pratesi Giacomelli, Mazzoni e Nesi.
Un balzello, quello che pesa sui Pos, a vantaggio del sistema bancario, che adesso è destinato a lievitare alla luce della nuova legge di stabilità che ha abbassato a cinque euro la soglia – precedentemente fissata a trenta euro – per la quale il consumatore può chiedere al commerciante di pagare con la banconota elettronica.

“Il commercio – puntualizza Lassi – è favorevole alla diffusione dei pagamenti con carte per due ragioni. La prima attiene al rischio che corrono ad avere contante nelle casse in un momento in cui sale la percezione di insicurezza: alcune categorie, ad esempio i benzinai o i tabaccai sono soventi soggetti a furti e rapine. La seconda è legata alla predisposizione a spendere quindi a favorire la crescita dei consumi.

“I commercianti – proseguono dall’associazione di via Pomeria – sono favorevoli alla diffusione dei pagamenti tramite i pos; ma questo non deve rappresentare una tassa occulta sulle imprese.

In Italia infatti attualmente il costo medio è 0,7% per i bancomat, e 1,5% per le carte di credito.

A questi costi si devono aggiungere quelli relativi al canone del lettore, 30 euro medi mensili e il costo di accredito nel conto, che se giornaliero ha un costo medio di 1,5 euro al giorno.

“Se sommiamo questi costi – ribadisce il Presidente di Confesercenti – ogni azienda in media spende 2.000 euro all’anno”. “Ai parlamentari – spiega il Presidente di Confesercenti – abbiamo chiesto la rapida applicazione della direttiva europea che prevede la riduzione delle commissioni: 0,2% per i bancomat, e allo 0,3% per le carte di credito. Inoltre abbiamo chiesto di intervenire sui canoni dei Pos, ritenendo che 30 euro mensili sia un costo decisamente alto. In conclusione per Confesercenti: “se si vuole diffondere i pagamenti in forma elettronica più che provvedimenti che ‘obblighino a utilizzare questa forma di pagamento’, occorrono provvedimenti che abbassano decisamente i costi che oggi gravano sulle imprese, a vantaggio del sistema bancario.

Alcuni esempi di acquisto di prodotto più esposti al costo del pagamento elettronico, bancomat (commissione considerata 0,7%),o carta credito( commissione considerata 1,2%). Sono esclusi dagli esempi l’incidenza dei costi di gestione del pos.

Tutti gli esempi sono relativi all’acquisti di € 100 di prodotto.

Distributore carburante acquisto di € 100 benzina

Margine percepito dal gestore su € 100 di carburante

Se il pagamento non è in contanti ma con Bancomat al gestore costa: Se   il pagamento non è in contanti ma con Carta di credito al gestore costa:
€ 2,47 € 0,5 € 1
Il gestore percepisce su € 100 di carburante il 2,47% Il 20,24% di quanto percepisce come aggio Il 40,48% di quanto percepisce come aggio
Ricarica telefonica acquisto € 100
Margine percepito dal venditore su € 100 di ricarica telefonica Se il pagamento non è in contanti ma con Bancomat al commerciante costa: Se   il pagamento non è in contanti ma con Carta di credito al commerciante costa:
€ 2 € 0,7 € 1,2
Il venditore su € 100 ricariche telefonica percepisce il 2% Il 35% di quanto percepisce come aggio Il 60% di quanto percepisce come aggio
Valori bollati € 100
Margine percepito dal venditore su € 100 di valori bollati Se il pagamento non è in contanti ma con Bancomat al commerciante costa: Se   il pagamento non è in contanti ma con Carta di credito al commerciante costa:
€ 4,7 € 0,8 € 1,2
Il venditore su € 100 valori bollati percepisce il 4,7% Il 17% di quanto percepisce come aggio Il 25,5% di quanto percepisce come aggio
Tabacchi esempio su € 100 di acquisto
Margine percepito dal venditore su € 100 di tabacchi Se il pagamento non è in contanti ma con Bancomat al commerciante costa: Se   il pagamento non è in contanti ma con Carta di credito al commerciante costa:
€ 10 € 0,8 € 1,2
Il venditore su € 100 di tabacchi percepisce il 10% Il 8 % di quanto percepisce come aggio Il 12 % di quanto percepisce come aggio

 

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