Un vecchio slogan Confesercenti recitava: “se vive il commercio vive la città” e ad oggi possiamo ancora una volta riscontrare quanto questo detto corrisponda a verità. Ed è una constatazione che facciamo in senso negativo; tipico è l’esempio del centro storico pratese con le serrande chiuse in molte strade dove la mancanza delle vetrine illuminate da spazio a presenze poco raccomandabili. Guardando invece il bicchiere mezzo pieno, qualche spiraglio di inversione di tendenza lo registriamo con le svariate aperture di pubblici esercizi e ristoranti; che la particolarità del centro e il suo rilancio diventi la diversificata offerta culinaria di locali dove sorseggiare e degustare tipicità di ogni tipo è ad oggi una possibilità da tener di conto, anche per il traino che può fare al settore del non food dove i segnali sono poco confortanti. Anche nelle frazioni la crisi si fa sentire lasciando il segno in misura marcata; insomma cambiano le zone ma le problematiche, seppur con sfumature diverse, rimangono. Le istituzioni, quindi, devono sforzarsi di attuare politiche di sostegno per il commercio al dettaglio, altrimenti continueremo a trovare negozi chiusi e strade e piazze dove la sicurezza sarà sempre di più un optional.
This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.