FAIB: RISTRUTTURAZIONE DELLA RETE ? NO, ANCORA OBBLIGHI

In una fase che necessiterebbe di uno slancio per ristrutturare la rete distributiva e ridare fiato ai gestori, si assiste con stupore ad un’incessante aumento degli adempimenti burocratici; per ultimo l’obbligo di comunicare ogni mattina i prezzi praticati sugli impianti. Il tutto, con una ratio legis, a dir poco, alquanto discutibile. Altre necessità sarebbero impellenti, per una categoria che non può più resistere a tutte queste incombenze. I numeri parlano chiaro; chiusure di gestioni storiche e un aumento di impianti che adottano il sistema self service, alla faccia del mantenimento dei posti di lavoro.
Senza contare che le trattative, per il rinnovo dei contratti non progrediscono causa le compagnie petrolifere che fanno melina perché di certo non hanno fretta di concludere.  Insomma, le priorità sono bene definite e la politica deve muoversi di conseguenza altrimenti verranno azzerate anche le ultime aziende rimaste.

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