Tale misura rappresenta, sicuramente, un passo significativo verso una seria promozione del libro e della lettura in Italia ed un sostegno concreto al lavoro delle librerie indipendenti. Tuttavia la norma è di applicazione transitoria (fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2016) ed è di tipo programmatico, in quanto sono demandati ad un apposito successivo provvedimento (decreto interministeriale), oltre l’individuazione delle risorse effettivamente assegnate all’agevolazione, anche le modalità operative per poter usufruire del credito d’imposta, la documentazione fiscale che deve essere rilasciata dal venditore, il regime dei controlli sulle spese. Occorre evidenziare come, in questo caso, la forma tecnica prevista per l’agevolazione (ossia quella del credito d’imposta), legato ad una procedura di monitoraggio per evitare eventuali e possibili sforamenti di spesa:
1) non garantisca l’effettività dell’agevolazione, dal momento che l’effettivo ammontare dell’agevolazione dipenderà dalle somme stanziate di anno in anno;
2) possa diventare eccessivamente onerosa in termini burocratici, rispetto ai benefici accordati.
Sarà, pertanto, fondamentale che nel decreto di attuazione sia istituita una procedura molto snella per il riconoscimento del credito d’imposta. In alternativa al credito d’imposta, riteniamo decisamente preferibile l’istituzione di una specifica detrazione d’imposta di pari importo (19%).
Evidenziamo infine la necessità che qualunque sia lo strumento scelto siano adottate modalità gestionali che siano le meno onerose possibili per i librai.”
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