Le case sfitte, che erano state esentate dall’Irpef perché pagavano l’Imu, tornano a pagare l’imposta sui redditi, anche se solo al 50%. L’imposta ‘salva’ però le seconde casa di vacanza o quelle possedute nei Paesi d’origine. L’imposta si pagherà solo sugli appartamenti sfitti nei Comuni nei quali il proprietario ha la residenza.
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